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lunedì 31 gennaio 2011

CONFERENZA STAMPA 1 FEBBRAIO 2011 ore 10,30 DATI STATISTICI FEDERCONSUMATORI

La Federconsumatori come ogni anno presenta i dati relativi ai contatti avuti con i cittadini. La lettura dei  dati incrociati con la realtà civile consentono di avere una rappresentazione delle esigenze dei consumatori ed il loro andamento.

venerdì 28 gennaio 2011

TERAMO: FUNGHI SCONTRO TRA PROVINCIA - ASSOCIAZIONI E COMUNI MONTANI. FEDERCONSUMATORI ESISTE UNA TERZA VIA.

La Federconsumatori di Teramo interviene sulla querelle avviata già dal luglio scorso ed ha registrato in questi giorni un incontro acceso tra provincia associazioni e comuni.

Era assessore all’agricoltura Marco Verticelli e  nelle osservazioni presentate abbiamo cercato di evidenziare il limite ed le potenziali  problematiche  derivanti dal testo in corso di approvazione.  Le attese per la semplificazione, e la certezza nelle regole,  sono  miseramente naufragate. Unica certezzail pagamento di una ulteriore tassa.

La questione al centro dell’attenzione dell’attuale dibattito è puramente economica; sgombriamo quindi il campo da pretese giuste, per noi preminenti, tese alla salvaguardia dei luoghi e soprattutto della salute umana.

Se il giudizio deve basarsi su questa ultima asserzione  è lecito chiedere quante sanzioni sono state elevate dalla Polizia Provinciale, per il rispetto della normativa, atteso che, i boschi sono frequentati da persone senza permesso, che usano buste di plastica con  rastrelli e raccolgono di tutto. Ma questo è un altro argomento ...

Oggi la polemica è sui balzelli o gabelle che i cercatori di funghi, micologi, micofagi … sono costretti a pagare oltre alla tassa introdotta dalla Legge Regionale.

Da una parte la Provincia che incassa attualmente i benefici economici, dall’altra le amministrazioni comunali che si sentono defraudate di un gettito, particolarmente importante per le aree montane ( tra i pochi redditi).

Non entriamo neanche come oggi le risorse a vario titolo incassate vengono utilizzate, vogliamo in questa fase con il nostro intervento, portare un contributo teso al superamento delle due posizioni contrapposte.

Non occorre una decisione salomonica ma far prevalere il buon senso e comprendere cosa viene fatto in altre Regioni. Ribadiamo il concetto che  la tassa deve essere unica e valere su tutto il territorio della Regione, e  devono essere superati i balzelli locali. L'attuale legge è sbilanciata occorre un nuovo testo che riporti un riequilibrio a favore delle realtà locali.
Il meccanismo, del resto presente in altre leggi,  è molto semplice il contributo incamerato deve essere ripartito in percentuali ed  una parte alle Provincia e Regione (comprese le associazioni) e l’altra parte alle realtà locali. Queste ultime verranno ristorate sulla base della capacità funghiva in percentuale del proprio territorio su quello regionale. Si parliamo di Regionale non a caso, realtà come quella del comune di Rocca Santa Maria “il Ceppo” , ad esempio, subiscono una forte pressione da parte di tutti gli autorizzati della regione e non , sicuramente nel suo complesso la Provincia di Teramo è quella con maggiore superficie funghiva di pregio.

Questo sistema porta equità, benefici a tutti e soprattutto certezza di diritto. le affermazione dell’assessore provinciale sono corrette, necessita una modifica della L.R.

Pasquale Di Ferdinando

ABRUZZO. FEDERCONSUMATORI BOCCIA L'ACCORDO TRENITALIA REGIONE

Una bocciatura senza mezzi termini quella di Tino Di Cicco, responsabile mobilità di Federconsumatori Abruzzo, in merito all’accordo siglato recentemente all’Aquila tra Regione Abruzzo e Trenitalia sul nuovo Contratto di servizio.
 «Con questo Contratto – sottolinea Di Cicco in una nota - la nostra collettività si è impegnata ad acquistare 4,3 milioni di chilometri annui (gli stessi del Contratto di servizio precedente), pagando un corrispettivo di 44,5 milioni di euro: più di quanto pagato con i Contratti  precedenti (all’inizio furono 32 milioni, che poi hanno subito adeguamenti negli anni). Questo aumento di costi, in linea con analoghi aumenti contrattualizzati nelle altre regioni – aggiunge il responsabile Federconsumatori - non porterà maggiori servizi ai nostri concittadini».
Ma non è tutto. Perché, secondo l’associazione di categoria, questo aumento non solo non farà ottenere alla collettività un miglioramento dell’offerta di treni – al contrario di quanto invece hanno promesso i veritici di Trenitalia al momento della stipula del Contratto – ma va a totale discapito degli utenti: «L’aspetto più grave dell’offerta ferroviaria regionale – sottolinea al proposito Di Cicco - nasce dalla asimmetria nelle competenze specifiche tra le strutture politiche delle Amministrazioni e quelle tecniche di Trenitalia. Questa asimmetria consente a Trenitalia di imporre una sua interessata logica resa possibile  solo dal fatto che agisce in regime di monopolio. Mentre cresce la domanda sociale per una mobilità sempre più veloce – spiega Federconsumatori - Trenitalia riesce a ridurre la velocità dei treni, e ottenerne anche notevoli vantaggi, tra cui i compensi maggiori fornendo gli stessi treni (possibile perché prima il servizio veniva pagato a chilometri, oggi invece viene compensato per la durata di occupazione dei binari».
Per Federconsumatori, dunque, sono gli utenti ad essere fortemente penalizzati:«dentro il CdS doveva essere imposto a Trenitalia – spiega infatti Di Cicco - una più efficace valorizzazione della velocità commerciale del servizio, possibile già con le attuali strutture ferroviarie. Altrimenti la nostra comunità, nonostante l’impegno e la correttezza degli attuali responsabili dell’assessorato ai Trasporti della nostra Regione – conclude Tino Di Cicco - potrebbe essere costretta dalle decisioni di Trenitalia, a pagare sempre più, per un servizio che utilizzerà sempre meno».

FONTe
http://www.primadanoi.it/modules/articolo/article.php?storyid=3598&com_id=5997&com_rootid=5997&

giovedì 27 gennaio 2011

Gli sequestrano l'auto per un debito del nonno defunto: teramano chiede i danni

TERAMO – Si reca all’ACI per pagare il bollo e scopre che il pagamento non può essere effettuato perché sul veicolo insiste un fermo amministrativo. E’ il curioso episodio accaduto ad un anziano signore di Teramo, portato alla luce dalla Federconsumatori.
L’anziano, perplesso, chiede spiegazione all’ACI che, dietro corrispettivo, gli fornisce uno stampato dal quale risulta che l’autore dell’iscrizione pregiudizievole è una società di Ravenna, la Sorit. L’anziano, una volta rintracciata telefonicamente la ditta, scopre di essere debitore di 132,12 euro per una bolletta del Ruzzo non pagata e le spese di riscossione. L’uomo, sorpreso dal fatto, dopo aver contattato la ditta, viene a sapere che l’utenza, in verità, è intestata al nonno, suo omonimo. Per palesare il malinteso l’anziano, dopo qualche giorno, riesce a contattare una funzionaria della società e chiarisce che l’utenza in questione è stata utilizzata da un suo cugino, che ha ereditato l’immobile dal nonno omonimo. La funzionaria, una volta compreso l’equivoco, ha provveduto all’invio di una nota di discarico.
“La Federconsumatori di Teramo – come si legge in una nota - sostiene che bastava un semplice controllo del codice fiscale per evitare il disagio all’utente e chiede di sapere a chi sono stati inviati il sollecito e il preavviso di fermo, obbligatori”. “La situazione – continua - è allarmante, i concessionari applicano la norma in modo ferreo senza tener conto dei danni che possono arrecare. Esiste una evidente sproporzione tra la tutela del credito e le azioni poste in essere. La Federconsumatori chiederà il risarcimento del danno, patrimoniale e non, per grave ed evidente negligenza”.




http://www.futurocomune.it/teramo/cronaca/9453-gli-sequestrano-lauto-per-un-debito-del-nonno-defunto-teramano-chiede-i-danni.html

TERREMOTO : GRAZIE ALL’ARBITRATO BANCARIO, IN TEMPI BREVI LA BANCA PAGA I DANNI


La Federconsumatori di Teramo  rende noto un importante successo ottenuto da una sua associata nei confronti di un istituto di credito di Teramo. L'istituto di credito locale  aveva illegittimamente addebitato, in violazione della L. n. 77 del 24/06/2009, a un utente di  un comune colpito dal sisma, rientrante nel c.d. "cratere," le rate del mutuo in corso, segnalandone il mancato pagamento alla Crif -centrale rischi- con gravi e ingiustificati danni, patrimoniali e non.

L’utente, assistito dall'avvocato dell’associazione Gianni Falconi,  avvalendosi dell'inedito strumento dell'arbitrato bancario finanziario, ha ottenuto nell'arco di pochi mesi il riaccredito delle rate di mutuo un risarcimento dei danni subiti e la cancellazione dalla centrale rischi.

L’associazione nell’esprimere soddisfazione per il risultato conseguito, evidenzia come la strada principe quella della risoluzione alternativa alle dispute giudiziarie si consolidi oggi  anche nel comparto bancario.  Di Ferdinando sottolinea come “i costi  d’accesso siano  irrisori e i tempi della decisione rapidi.”   

mercoledì 26 gennaio 2011

FERMO AMMINISTRATIVO DELLA MACCHINA:COLPEVOLE DI CHIAMARSI COME IL NONNO

FERMO AMMINISTRATIVO DELLA MACCHINA:COLPEVOLE DI CHIAMARSI COME IL NONNO

Nell’epoca delle tecnologie avanzate e della comunicazione può accadere che un ignaro signore di ottanta anni  A.T. va all’ACI per pagare il bollo e gli viene comunicato che lo stesso non può essere effettuato in quanto insiste sul veicolo un fermo amministrativo.
Da lì inizia il calvario. L’ACI, chiedendo un corrispettivo, gli fornisce lo stampato dal quale risulta l’autore dell’iscrizione pregiudizievole è la Sorit di Ravenna.
Questa società di riscossione non ha sedi, uffici o domicili a Teramo.
Rintracciata  telefonicamente l’ignaro utente scopre che è debitore di 132,12 euro per una bolletta del Ruzzo non pagata e le spese di riscossione.
Tale circostanza non risulta all’utente e dopo non poche insistenze scopre che l’utenza è intestata ad un omonimo, il nonno.
Cerca di far capire l’accaduto ma non ci riesce.
Riesce dopo qualche giorno a parlare con una funzionaria gli spiega che l’immobile fornito non è di sua proprietà, che AT di cui si trattava era il nonno e che l’utenza, non trasferita, era utilizzata da un suo cugino che aveva ereditato la casa.
La funzionaria comprende l’accaduto e provvede all’invio di una nota di discarico.
La Federconsumatori di Teramo ritiene che bastava un semplice controllo del codice fiscale per evitare il disagio all’utente. L'associazione chiede "Vorremmo sapere  a chi è stato inviato il sollecito e chi il preavviso di fermo, obbligatori. "
Esiste una evidente sproporzione tra la tutela del credito e le azioni poste in essere.
La situazione è allarmante i concessionari applicano la norma in modo ferreo senza tener conto dei danni che possono arrecare, continua e sottolinea, esiste una evidente sproporzione tra la tutela del credito e le azioni poste in essere.
Per fortuna il signore in oggetto è pensionato ed ha altre auto, ma se questa cosa accadeva ad un lavoratore che aveva bisogno del mezzo per poter lavorare????
La Federconsumatori chiederà il risarcimento del danno patrimoniale e non per grave ed evidente negligenza

IL CENTRO ASSISTENZA GLI COMUNICA LO PUO’ BUTTARE E’ OSSIDATO, IL CELLULARE FUNZIONANTE GENERA UN RISARCIMENTO

IL CENTRO ASSISTENZA GLI COMUNICA LO PUO’ BUTTARE E’ OSSIDATO, IL CELLULARE FUNZIONANTE GENERA UN RISARCIMENTO

Dopo qualche giorno dava problemi, l’utente M. T. D’A.  si rivolgeva al negozio di una nota marca di telefonia dove aveva effettuato l’acquisto di un cellulare del costo superiore a 500,00 euro. Il buono per andare dal centro assistenza dopo due mesi il cellulare è riconsegnato. Passano solo alcuni giorni e il cellulare si blocca. Si torna nuovamente, dopo il passaggio nel negozio, al centro di assistenza dopo un mese il verdetto: “Signora il suo cellulare è ossidato, sicuramente si è bagnato, basta anche il sudore (si era in estate)”.  Rattristata la cliente, provvede all’acquisto di un nuovo cellulare e di fronte alla proposta di riacquisto per 50 euro del vecchio (nuovo e costoso) non accetta .  Non convinta della comunicazione del venditore e soprattutto del tecnico, il cellulare non si era mai bagnato,  si rivolge alla Federconsumatori, che inoltra un reclamo per difetto occulto.  Porta a un altro tecnico l’apparato e scopre con suo grande stupore la mancata ossidazione e soprattutto la riacquistata funzionalità a seguito di un semplice aggiornamento del software. Nella giornata di ieri la Federconsumatori è riuscita ad ottenere un ristoro per il disagio subito dall’utente

lunedì 24 gennaio 2011

MANCA LA CORRENTE SPETTANO RISARCIMENTI E INDENNIZZI

La Federconsumatori di Teramo ha trasmesso una richiesta formale all'Enel per l'apertura di un tavolo di concertazione per trovare modalità che facilitino i cittadini nell'ottenimento dell'indennizzo e degli eventuali risarcimenti danni.

E' noto che diversi paesi della provincia di Teramo nelle zone montane siano rimaste senza corrente per tutta la giornata di ieri ed in alcuni casi anche nella mattinata di oggi.

Questa circostanza determina un indennizzo legato al periodo di mancata erogazione ed un eventuale risarcimento dei danni.

La Federconsumatori di concerto con le amministrazioni locali organizzerà assemblee per informare gli utenti.


pasquale di ferdinando

mercoledì 19 gennaio 2011

SOCIETA'. Istat su povertà e sanità: la reazione delle associazioni dei consumatori

La situazione registrata dall'Istat è "sempre più allarmante". Il 13% della popolazione, nel 2009, si trovava in situazione di povertà, la tendenza continuerà ad aggravarsi in assenza di interventi concreti e di fronte al calo dei consumi e del potere d'acquisto e all'aumento della cassa integrazione e della disoccupazione "il Governo non ha fatto nulla, contribuendo così ad alimentare la pericolosa spirale in cui è entrata la nostra economia, con ripercussioni estremamente negative sul benessere delle famiglie e sulla crescita del Paese". È quanto commentano Federconsumatori e Adusbef in relazione ai dati sulla povertà delle famiglie italiane resi noti oggi dall'Istat nell'ambito del rapporto "Noi Italia - 100 statistiche per capire il paese in cui viviamo".
Le due associazioni ricordano che per il 2011 già si prevede una stangata di oltre mille euro a famiglia, e forse di più, per gli aumenti che pesano sulle tasche dei cittadini. Di conseguenza, affermano i presidenti Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, "di fronte a tali prospettive diventa sempre più inaccettabile il mancato intervento del Governo".
Il Movimento Consumatori si sofferma invece sul dato relativo alla spesa sanitaria, pari a quasi 1200 euro annui a famiglia, e sottolinea come questo sia frutto di diverse motivazioni fra le quali "la disorganizzazione delle strutture pubbliche sanitarie su cui grava un eccesso, spesso ingiustificato, di richieste di esami e di diagnostica specialistici che determinano un incremento delle liste d'attesa".
È quanto rileva Rossella Miracapillo, responsabile dell'Osservatorio Farmaci & Salute del Movimento Consumatori, che analizza nel dettaglio le cause della spesa sanitaria: "Le liste d'attesa intasate spingono i malati di patologie serie e che necessitano di interventi urgenti a rivolgersi alle strutture private, con costi per loro non indifferenti. Altro elemento che incide sulla spesa privata è l'incremento delle prescrizioni di cure non a carico del SSN (ad esempio, di integratori che spesso vengono affiancati ai medicinali tradizionali). Inoltre, ormai da tempo, gli stessi medici di famiglia tendono ad applicare una medicina di tipo difensivo, delegando alla diagnostica l'individuazione delle patologie. Un altro dato riguarda la preferenza dei cittadini per il farmaco griffato: spesso lo preferiscono all'equivalente accollandosi la differenza di prezzo".

lunedì 10 gennaio 2011

SICUREZZA ALIMENTARE. Allarme diossina, Federconsumatori chiede il blocco delle importazioni


Sull'allarme diossina scoppiato in questi giorni in Germania, interviene Federconsumatori chiede il blocco dell'importazione fino a che non sia definitivamente risolto il problema relativo alla diossina nei mangimi utilizzati negli allevamenti. Oltre a disporre, ovviamente, controlli a tappeto circa la presenza in Italia dei prodotti interessati da tale allarme, disponendone l'eventuale ritiro.
"Gravissime e coraggiose - dichiara Rosario Trefiletti, Presidente di Federconsumatori - a tale proposito, le denunce delle Associazioni dei Consumatori tedesche relativamente alla colpevole indifferenza sia da parte delle imprese, relativamente agli autocontrolli, ma anche da parte delle istituzioni locali al fine di favorire le esportazioni. Accuse gravissime che, se verificate, apriranno la strada alle denunce per un vero e proprio attentato alla sicurezza dei cittadini dell'Unione Europea e, più in generale, di tutti i paesi importatori di tali prodotti. In tal senso chiamiamo la Comunità Europea ad intervenire con la massima severità nei confronti di comportamenti tanto gravi ed inaccettabili. "Ciò che emerge chiaramente da tali avvenimenti, in ogni caso, è l'assoluta necessità ed urgenza dell'avviamento di politiche comunitarie tese alla promozione di un'informazione chiara e trasparente su tutti i prodotti alimentari, da realizzarsi attraverso l'obbligo dell'indicazione di origine in etichetta. Una fondamentale misura di tutela - conclude Trefiletti - che, da anni, rivendichiamo a livello nazionale e comunitario"

CONSUMI. Adusbef e Federconsumatori: "Confcommercio conferma la nostra drammatica situazione"


Rosario Trefiletti
Presidente Nazionale
Federconsumatori

Continuano a giungere notizie estremamente preoccupanti sulla situazione economica del nostro Paese: Confcommercio, oggi, attesta una contrazione media annua dei consumi del -2,1% nel biennio 2008-2009. "Finalmente questi dati cominciano ad avvicinarsi alla realtà, confermando quanto prospettato dall'Osservatorio Nazionale Federconsumatori relativamente al pessimo andamento dei consumi registrato negli ultimi anni. Per la precisione, secondo quanto emerge dalle nostre rilevazioni, si è verificato una continua contrazione rispettivamente del -1,5% nel 2008, del -2,5% nel 2009 e del -2% nel 2010, per una caduta complessiva del -6% negli ultimi 3 anni".
"A questo drammatico andamento - aggiungono Federconsumatori e Adusbef - non sono sfuggiti neppure i consumi relativi alle festività natalizie, che hanno registrato un crollo del -12% solo del 2010 (per non parlare del 2009, anno in cui tale caduta era stata di oltre il -23%!). Inoltre, da quanto emerge dalla nostra indagine a campione sull'andamento dei saldi, appare evidente che nemmeno questi ultimi saranno risparmiati dall'ondata negativa che ha investito il mercato interno".
"Non condividiamo per nulla il cauto ottimismo di Confcommercio relativamente ai prossimi anni: di questo passo, e in assenza di interventi mirati a risollevare i bilanci e le prospettive delle famiglie, la situazione non potrà che aggravarsi - dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef - E, quel che è peggio, si continuerà ad alimentare, in tal modo, la pericolosa spirale di sfiducia e contrazione della domanda che, come tutti sappiamo, determina pesantissime ricadute sulle'intera economia". "Per questo - concludono i Presidenti - lo ribadiamo ancora una volta, è ora di intervenire per invertire tale tendenza, attraverso una detassazione per le famiglie a reddito fisso di almeno 1200 euro anni e avviando un serio piano di investimenti sullo per lo sviluppo e la ricerca, fondamentali per non perdere terreno in campo internazionale.


sabato 8 gennaio 2011

Diossina nei mangimi animali : la Germania chiude 4700 aziende, ritardo inaccettabile nei controlli


Il nuovo scandalo causato dall’aggiunta fraudolenta di grassi contaminati da diossina in mangimi per polli e maiali ha ormai assunto dimensioni europee. Le autorità tedesche hanno chiuso 4709 allevamenti e le analisi hanno riscontrato una concentrazione di diossina nei mangimi superiore di 77 volte rispetto ai livelli massimi consentiti.
La questione è molto grave ma non bisogna farsi influenzare dai titoli dei giornali, perché i pericoli per i consumatori italiani sono pressoché inesistenti. Le uova  e i polli non sono arrivati nel nostro paese, e quindi non c’è alcun motivo per modificare i propri acquisti. In Olanda e in Gran Bretagna (dove secondo il percorso ricostruito dalle autorità sanitarie tedesche attraverso la  tracciabilità  di filiera, sono finite partite di uova  pastorizzate  utilizzate per la produzione di prodotti da forno e altri alimenti)  le partite di alimenti sospette sono state ritirate dal mercato e dai supermercati come  Tesco  e Morrisons. L’Agenzia per la sicurezza alimentare inglese (Fsa) ha individuato subito due aziende che utilizzavano uova pastorizzate tedesche per dolci e prodotti salati (Kensey Foods e Finsbury Food) e sono scattati subito i provvedimenti di blocco e i controlli. La Fsa ha anche tranquillizzato i cittadini dicendo che il livello di diossina è comunque minimo e trascurabile, perché le uova contaminate sono state diluite con altri ingredienti riducendo la concentrazione di diossina iniziale.
 In ogni caso la maggior parte di prodotti è già stata consumata.

riguarda la capacità di azione e l’efficacia del sistema di allerta Europeo. Secondo un portavoce del ministero dell'Agricoltura sin dal mese di marzo si sapeva che la società tedesca produceva  mangimi con un'eccessiva quantità di diossina. C’è da chiedersi allora come mai il problema è stato sollevato dalle autorità tedesche solo alla fine di novembre per poi essere rilanciato  alla fine dell’anno nel sistema di allerta europeo (Rasff).
Questa situazione lascia aperti interrogativi allarmanti sull’efficacia e sul coordinamento dei controlli in Germania e sulla tutela dei consumatori. Se le fonti riportate dall’Agenzia Agi sono corrette, vuol dire che dolci, prodotti da forno, maionese, petti di pollo e bistecche di maiale e altri i prodotti contaminati sono stati mangiati per 9 mesi da migliaia di consumatori tedeschi  e anche da un pò di cittadini  Inglesi e abitanti dei Paesi Bassi.
Questa situazione di ritardi si collega per certi aspetti a quanto avvenuto pochi mesi fa con  la vicenda mozzarella blu. Allora i marchi di mozzarelle prodotte dall’azienda casearia tedesca e vendute in Italia non sono state rivelate per almeno 15 giorni,  nonostante le pressanti richieste fatte al ministero della Salute italiano, creando molto allarmismo sul mercato. Perché questo ritardo? Adesso il problema che si pone è più serio, anche perché le mozzarelle blu non erano patogene mentre la diossina  è un problema molto grave

Nasce l'osservatorio e lo sportello per i disabili

Uno sportello speciale. A Teramo a dare voce ai diritti è da sempre l'obiettivo della Federconsumatori, che si occupa non solo di colui che, appunto, "consuma", ma del cittadino nella sua globalità. Ed è proprio per dare voce ai diritti del cittadino disabile che è nato l'Osservatorio e lo Sportello per la diversabilità, che sarà gestito direttamente dai disabili e dai loro genitori, che meglio di chiunque altro conoscono le mille difficoltà che ogni giorno si presentano ai loro occhi."Abbiamo ascoltato il loro grido di protesta e la lo indignazione" ha detto Pasquale Di Ferdinando "non è possibile, in una società civile, che i disabili vengano messi all'ultimo posto".La proposta da un genitore. L'idea è nata alla signora Barbara Monaco, mamma di un ragazzo disabile. "Nel momento in cui gli è stato negato il trasporto scolastico ed è stato ridotto l'orario di sostegno, ho pensato che fosse giunto il momento di fare di qualcosa" racconta. "Anche noi siamo consumatori, di una vita degna di essere vissuta, non vogliamo più mendicare diritti, perché siamo uguali agli altri, solo con caratteristiche e problematiche diverse. Siamo stanchi di vivere in questo mondo parallelo, stanchi di entrare dalla porta posteriore".

Dove rivolgersi. L'Osservatorio porterà avanti un monitoraggio attivo sui temi come il trasporto, le barriere architettoniche, la sanità, l'integrazione sociale, il sostegno economico, il lavoro. Lo Sportello poi si propone di essere una presenza attiva sul territorio, di sostegno e supporto, a disposizione per segnalare le ingiustizie e tutto ciò che non va. Nella fase di avvio, sarà aperto il mercoledì dalle ore 9.30 alle ore 12.30 nella sede della Federconsumatori in Teramo via Don Luigi Sturzo n. 30 di fronte al liceo scientifico Einstein.

venerdì 7 gennaio 2011

LA GIUSTIZIA ITALIANA RISCHIA LA PARALISI DEL SISTEMA INFORMATICO

 a causa dei tagli, previsti nella Finanziaria 2011, ai fondi per l'assistenza della gestione e manutenzione dei servizi informatici degli uffici giudiziari. L'allarme ha provocato diverse reazioni da parte delle Associazioni dei consumatori, preoccupate che si metta in crisi uno dei diritti fondamentali dei cittadini: quello alla giustizia.
"La cosa incredibile è questa dopo mesi di discussioni sulla Riforma della Giustizia, sulla introduzione del cosìdetto processo breve, la situazione attuale porta ad un allungamento dei procedimenti esponendo il sistema paese al pagamento di sanzioni comminate dalla Corte Europea dei diritti dell'uomo, e di rimborsi ex Legge Pinto. Tale situazione porta un ulteriore aggravio di spesa senza nessun benefici. Oggi viene messo a rischio un servizio universale . Il Ministro della Giustizia sempre pronto ad alzare i toni su questa questione tace. Si provvede ad inutili tagli orizzontali senza approfondire le possibilità di accorpamento di strutture e di razionalizzazione della spesa"-  sostiene Di Ferdinando della Federconsumatori di Teramo.


TREFILETTI : CONCIATI PER LE FESTE VIDEO TRASMISSIONE TELEVISIVA

Intervento del Presidente Nazionale della Federconsumatori Rosario Trefiletti in una trasmissione su Rai tre


http://www.youtube.com/watch?v=xXKBkDDhL1M


altri video su IL CONSUMATORE
http://www.youtube.com/user/ilconsumatore#p/u

BENZINA: SI INTERVENGA CONCRETAMENTE. SIAMO STUFI DI POLEMICHE SENZA COSTRUTTO


Su tutte le polemiche che giustamente si fanno sul prezzo dei carburanti, bisogna avere estrema chiarezza sulla metodologia di come intervenire al di poter mettere in campo ogni intervento positivo su tale questione. Noi abbiamo sempre fatto riferimento al prezzo del petrolio e le sue variazioni per poter meglio comprendere le responsabilità di quanto accade sui prezzi dei carburanti. Infatti, prezzo del petrolio e le sue variazioni oltre a fatti oggettivi possono essere correlate ad azioni di cartello dei Paesi Produttori o come si sa attraverso la leva degli acquisti speculativi tramite prodotti finanziari nonchè sul cambio euro-dollaro, oltre ovviamente quelle relative alla filiera petrolifera nostrana. Ma se si vuole , come è polemica di questi mesi, fare riferimento solo all’indice PLATTS allora la questione si sposta pressocchè in maniera esclusiva lungo la nostra filiera, quella del nostro Paese, che è costituita essenzialmente da raffinatori e distributori. Quindi se a parità di costo del petrolio ( od addirittura a prezzi inferiori pur tenendo ovviamente conto del cambio $- € ) i prezzi dei carburanti aumentano considerevolmente, significa che i ricavi vanno a coprire o speculazioni oppure inefficienze strutturali della filiera stessa. Ed allora se gli attuali prezzi della benzina ( 1,47-1,50 euro LT ) corrispondono a quelli praticati con il petrolio ( Maggio 2008) pari a 126 $ al barile che corretti esattamente al cambio corrisponderebbero a 109-110 $ sorge la domanda perché oggi gli stessi prezzi della benzina con il Petrolio a 90 $ al barile e cioè a 20 $ in meno? Se la risposta è quella che bisogna vedere le quotazioni PLATTS per i carburanti, si può anche fare, ma ciò significherebbe che questi sovrapprezzi (di almeno 8-9 cent litro) sono esclusivamente correlati alla nostra filiera petrolifera sia per inefficienze nella Raffinazione e nella Distribuzione o più semplicemente a volontà di maggiori guadagni.

2011 ANNO EUROPEO DEL VOLONTARIATO

"Il volontariato è una delle dimensioni fondamentali della cittadinanza attiva e della democrazia, nella quale assumono forma concreta valori europei quali la solidarietà e la non discriminazione e in tal senso contribuirà allo sviluppo armonioso delle società europee". Così recita la Decisione del Consiglio, pubblicata a Bruxelles sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea il 22 gennaio 2010 (2010/37/CE), che formalizza la proclamazione del 2011 Anno europeo delle attività di volontariato che promuovono una cittadinanza attiva.
Questi sono gli obiettivi del 2011, da perseguire attraverso lo scambio di esperienze e di buone pratiche: - creare condizioni favorevoli per il volontariato, affrontando ostacoli esistenti; - fornire alle organizzazioni strumenti per migliorare la qualità, l'innovazione e il lavoro di rete; - promuovere forme di incentivazione a favore delle entità che formano e sostengono il volontariato a livello europeo e negli stati membri; - suscitare una presa di coscienza collettiva dell'importanza del volontariato. Entro febbraio il Governo italiano nominerà l'organismo nazionale di coordinamento (ONC) che gestirà la preparazione e il piano d'azione del 2011. L'Osservatorio Nazionale del Volontariato, nella seduta del 21 dicembre, ha deliberato l'avvio dei lavori partecipati di preparazione al 2011, assumendo come documento di base il Manifesto del volontariato per l'Europa già adottato dall'Assemblea Nazionale del Volontariato tenutasi a Roma il 4 e 5 dicembre. In Italia, la preparazione del 2011 è già iniziata. Il Gruppo di lavoro “Europa” dell'Osservatorio si accinge a delineare il Piano d'azione che il Ministero del Lavoro, nella qualità di Organismo Nazionale di Coordinamento, dovrà presentare alla Commissione europea questa primavera. A contribuire alla preparazione del Piano 2011 saranno chiamate anche le organizzazioni della società civile che aderiranno, sulla scia dell'esperienza europea, all'Alleanza italiana per il 2011. E' fondamentale in questo che le attività del Piano 2011 dispieghino il maggior impatto possibile a livello locale: al fianco del volontariato saranno chiamati a collaborare per questo fine tutti gli stakeholder pubblici e privati che riconoscono il contributo del volontariato alla costruzione del capitale sociale. Tra le iniziative già individuate nella Decisione vi sono l'apprendimento reciproco, gli scambi di buone pratiche, le campagne educative e promozionali e la ricerca: che nel Piano d'azione dovranno individuare temi e modalità organizzative più utili ad un miglior riconoscimento dell'azione volontaria.

SEDE DI TERAMO

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