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venerdì 28 gennaio 2011

TERAMO: FUNGHI SCONTRO TRA PROVINCIA - ASSOCIAZIONI E COMUNI MONTANI. FEDERCONSUMATORI ESISTE UNA TERZA VIA.

La Federconsumatori di Teramo interviene sulla querelle avviata già dal luglio scorso ed ha registrato in questi giorni un incontro acceso tra provincia associazioni e comuni.

Era assessore all’agricoltura Marco Verticelli e  nelle osservazioni presentate abbiamo cercato di evidenziare il limite ed le potenziali  problematiche  derivanti dal testo in corso di approvazione.  Le attese per la semplificazione, e la certezza nelle regole,  sono  miseramente naufragate. Unica certezzail pagamento di una ulteriore tassa.

La questione al centro dell’attenzione dell’attuale dibattito è puramente economica; sgombriamo quindi il campo da pretese giuste, per noi preminenti, tese alla salvaguardia dei luoghi e soprattutto della salute umana.

Se il giudizio deve basarsi su questa ultima asserzione  è lecito chiedere quante sanzioni sono state elevate dalla Polizia Provinciale, per il rispetto della normativa, atteso che, i boschi sono frequentati da persone senza permesso, che usano buste di plastica con  rastrelli e raccolgono di tutto. Ma questo è un altro argomento ...

Oggi la polemica è sui balzelli o gabelle che i cercatori di funghi, micologi, micofagi … sono costretti a pagare oltre alla tassa introdotta dalla Legge Regionale.

Da una parte la Provincia che incassa attualmente i benefici economici, dall’altra le amministrazioni comunali che si sentono defraudate di un gettito, particolarmente importante per le aree montane ( tra i pochi redditi).

Non entriamo neanche come oggi le risorse a vario titolo incassate vengono utilizzate, vogliamo in questa fase con il nostro intervento, portare un contributo teso al superamento delle due posizioni contrapposte.

Non occorre una decisione salomonica ma far prevalere il buon senso e comprendere cosa viene fatto in altre Regioni. Ribadiamo il concetto che  la tassa deve essere unica e valere su tutto il territorio della Regione, e  devono essere superati i balzelli locali. L'attuale legge è sbilanciata occorre un nuovo testo che riporti un riequilibrio a favore delle realtà locali.
Il meccanismo, del resto presente in altre leggi,  è molto semplice il contributo incamerato deve essere ripartito in percentuali ed  una parte alle Provincia e Regione (comprese le associazioni) e l’altra parte alle realtà locali. Queste ultime verranno ristorate sulla base della capacità funghiva in percentuale del proprio territorio su quello regionale. Si parliamo di Regionale non a caso, realtà come quella del comune di Rocca Santa Maria “il Ceppo” , ad esempio, subiscono una forte pressione da parte di tutti gli autorizzati della regione e non , sicuramente nel suo complesso la Provincia di Teramo è quella con maggiore superficie funghiva di pregio.

Questo sistema porta equità, benefici a tutti e soprattutto certezza di diritto. le affermazione dell’assessore provinciale sono corrette, necessita una modifica della L.R.

Pasquale Di Ferdinando

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