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domenica 25 settembre 2011

OCCHIO ALLE OFFERTE DI LAVORO SUL WEB A VOLTE SONO ILLEGALI

La ricerca del lavoro, di creare, non ricchezza, un guadagno per la sopravivenza porta spesso a seguire sentieri dove il confine tra legale ed illegale è molto labile.
Lo sportello in questa settimana ha ricevuto una serie di segnalazioni, richieste di intervento o/e chiarimenti.
Gli utenti avevano trovato  sul web od erano stati messi in contatto tramite amici, con una società con sede negli Stati Uniti.
 Questa struttura opera per una piattaforma di giochi, ma il fine ultimo, vero, è quello di creare una catena di Sant’Antonio dove si guadagna se inserisci nel club altre persone Classico schema a Piramide, la garanzia dell’uscita in qualsiasi momento, ma senza la restituzione della somma che è servita a far guadagnare coloro che rimangono. Ma al di là di questo aspetto, può essere iscritta nell’assunzione del rischio d’impresa, corre l’obbligo da parte nostra di segnalare l’esistenza di una norma  la ex  legge 173 del 2005 dove viene fatto divieto in Italia alla creazione delle catene di Sant'Antonio e il marketing piramidale, come specificato qui. La legge é titolata "Disciplina della vendita diretta a domicilio e tutela del consumatore dalle forme di vendita piramidali" ed é stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 204 del 2 settembre 2005 l'articolo 5 recita:
  1. Sono vietate la promozione e la realizzazione di attività e di strutture di vendita nelle quali l'incentivo economico primario dei componenti la struttura si fonda sul mero reclutamento di nuovi soggetti piuttosto che sulla loro capacità di vendere o promuovere la vendita di beni o servizi determinati direttamente o attraverso altri componenti la struttura.
  2. È vietata, altresì, la promozione o l'organizzazione di tutte quelle operazioni, quali giochi, piani di sviluppo, "catene di Sant'Antonio", che configurano la possibilità di guadagno attraverso il puro e semplice reclutamento di altre persone e in cui il diritto a reclutare si trasferisce all'infinito previo il pagamento di un corrispettivo. E l'articolo 7 comma 1 specifica: Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque promuove o realizza le attività o le strutture di vendita o le operazioni di cui all'articolo 5, anche promuovendo iniziative di carattere collettivo o inducendo uno o più soggetti ad aderire, associarsi o affiliarsi alle organizzazioni od operazioni di cui al medesimo articolo, è punito con l'arresto da sei mesi ad un anno o con l'ammenda da 100.000 euro a 600.000 euro.
Il danno quindi può rilevarsi maggiore rispetto alla perdita di poche centinaia di euro

venerdì 9 settembre 2011

TERAMO: PRENOTA L'INVIO DI FIORI A PARIGI ...

L'amore di una mamma per una figlia lontana, la voglia di esserle vicino in un giorno speciale,quello del suo compleanno. Un un regalo, un mazzo di fiori  a Parigi, la madre immagina già la sua sorpresa, gli occhi che si riempiono di gioia il suo sorriso. Aspetta, aspetta la sua telefonata, un suo messaggio, passano le ore, infine arriva il pomeriggio, la chiama dopo il turno di lavoro per darle gli auguri. Comprende subito che i fiori non sono arrivati, glielo dice,  ed è delusa.Da quel momento chiede di sapere dalla negoziante cosa è successo. Colleziona una serie di scuse, sono impegnata nella preparazione di un mazzo di fiori, sono con una cliente ... la sera decide di rivolgersi ad una associazione di consumatori.
Dopo un'oretta arriva la telefonata la figlia ha ricevuto i fiori ed è contenta.
Contemporaneamente la informazione all'associazione è tutto risolto.
Qual'è il prezzo del dolore, della preoccupazione, dello stress nel rapporto con la fioraia che ha evitato risposte ed ancora non l'avvisa di nulla.
Settantacinque euro il costo dei fiori ...

giovedì 19 maggio 2011

TRASPORTI: PASTICCIO SUI VIAGGI GRATUITI DELL’UNIVERSITA’ DELL’AQUILA

TRASPORTI: PASTICCIO SUI VIAGGI GRATUITI DELL’UNIVERSITA’ DELL’AQUILA


Il  14 ottobre 2010 compare sul sito dell’Università dell’Aquila il seguente comunicato:

È stato riattivato il servizio di trasporto gratuito per gli studenti iscritti per l'a.a. 2010/2011 all'Università dell'Aquila. Secondo le indicazioni riportate nell'art. 7 dell'ordinanza n. 3898 del Presidente del Consiglio dei Ministri del 17 settembre 2010, il Commissario delegato - Presidente della Regione Abruzzo, continua ad assicurare i servizi di mobilità agli studenti attraverso apposite corse dedicate. L'Università provvede ad assicurare il rilascio ed il rinnovo delle tessere di trasporto su autobus dedicati a partire dal giorno 18 ottobre u.s. secondo le modalità procedurali illustrate nella sezione Trasporti > Informazioni. ...

Per evitare file allo sportello o eventuali disservizi si chiede a tutti gli interessati di attenersi scrupolosamente alle istruzioni indicate nella sezione Trasporti > Informazioni.

 Il modello in questione rintracciabile sul link http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:NDaDQX4evRAJ:www.univaq.it

Il giorno 9 febbraio compare un nuovo comunicato il seguente:
Dal giorno 9 febbraio 2011 non verranno più rinnovate le tessere di trasporto sugli autobus dedicati. agli studenti. Si procederà al rilascio delle nuove tessere, fino al giorno 16 febbraio p.v., solo a coloro i quali hanno effettuato la richiesta  entro il giorno 8 febbraio u.s. e si presenteranno allo sportello muniti di modulo di prenotazione, stampato al termine della procedura online, e valido documento di identità.”
Il 100 % degli universitari da noi intervistati non ne sapevano nulla.
Cosa accade che gli studenti che non hanno provveduto ( molti non lo sapevano) devono farsi carico dei costi di trasporto e se viaggiano con la vecchia tessera rischiano una sanzione di 40,00 euro oltre al costo del biglietto relativo alla percorrenza.
Una vera e propria doccia fredda, per gli studenti dell’Ateneo Aquilano.
L’ associazione chiede la riapertura dei termini  
info 3476085547


info 3476085547

VERTENZA GEA IMPORTANTE SUCCESSO

Vertenza  GRUPPO-GEA


Dopo mesi di inutili tentativi per stabilire un contatto con i Gestori della società del Gruppo-Gea, finalmente il 19.5.2011 la Federconsumatori Abruzzo ha  realizzato un incontro con i responsabili commerciali e legali della Società. L’incontro è stato organizzato negli uffici comunali dal Sindaco di Pescara , ed ha visto la  presenza , oltre che dei responsabili dell’Associazione della Federconsumatori e della Gea, anche dello stesso Sindaco e dei tre Presidenti delle Circoscrizioni pescaresi.
In questa riunione è stato deciso di “aprire un tavolo” per trattare le singole situazioni degli oltre cento utenti che si sono rivolti alla Federconsumatori per ottenere una tutela dai danni subiti.
Ogni martedì e giovedì pomeriggio ci saranno incontri tra responsabili Gea e Federconsumatori, alla presenza di un delegato della Amministrazione Comunale, per trovare soluzioni alle tante situazioni di disagio.
Inoltre i Dirigenti della Gea si sono dichiarati disponibili a rateizzare  i pagamenti dei conguagli dovuti dai cittadini, anche quando le norme non la obbligano a tale comportamento.
Naturalmente si tratterà adesso di verificare che gli impegni assunti trovino una effettiva realizzazione; per adesso ci sembra doveroso affermare che le giuste doglianze degli utenti Gea hanno trovato una prima positiva risposta.  

domenica 15 maggio 2011

TRASPORTI: HA UN BIGLIETTO MA L’AUTISTA LO LASCIA A TERRA

Una storia non proprio bella quella capitata ad un Napoletano residente nella nostra provincia. In una precedente visita a Napoli aveva lasciato la sua auto da un amico per essere  riparata. Nel frattempo decide di venderla e cambiarla, gli hanno proposto un’affare. Deve quindi tornare nella sua città di origine prendere l’auto riparata portarla dal concessionario ed acquistarne un’ altra, quindi partire presto.  Si fa accompagnare da un amico alla fermata. Fa il biglietto prenota i posti 49 e 50 e paga il corrispettivo per due posti Mosciano Sant’Angelo  Roma per l’autolinea interregionale  Marche linee. Sale sull’autobus ed il conducente gli contesta la validità del biglietto. Secondo il regolamento di servizio doveva  esserne uno ed unico per ogni passeggero. Quello che aveva lui anche se corretto nell’importo per due viaggiatori non poteva essere accettato il venditore si è sbagliato. Nel mentre il viaggiatore cerca di far capire che lui non c’entra niente, interviene anche l’altro autista, più anziano, per dire che non c’erano problemi, ma niente. L’autista fa scendere il malcapitato e la sua signora si ritrovano a piedi . “ ho fatto una brutta figura, mia moglie si è messa a piangere, sembravamo avere la peste,…” ed altre colorite espressioni per evidenziare la sensazione avuta quella di essere stati discriminati per il dialetto e le proprie origini.

L’associazione ritiene, riscontrando la correttezza dell’importo pari a due viaggiatori su quella tratta, che l’autista poteva essere più morbido e comunque sembra paradossale lasciare a terra delle persone su un viaggio di lunga percorrenza. L’errore d’altro canto non era ascrivibile al viaggiatore.
Info 3476085547

EUTELIA RICHIESTA AI COMMISSARI L'APPLICAZIONE DELLE TUTELE PREVISTE DAL CODICE DEL CONSUMO

La Federconsumatori di Teramo ha trasmesso una nota ai commissari straordinari dell'Eutelia e per conoscenza al Giudice delegato di Arezzo, al Ministero dello Sviluppo Economico, all'Autorità per le Comunicazioni,  al Corecom Abruzzo, al Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti lamentandone la condotta. Nella lettera l'associazione chiede "come mai le norme di tutela del consumatore legge 249 /97, Codice del Consumo ed oggetto di una serie di Delibere della autorità delle Comunicazioni  ed in particolare la Delibera 182/02/CONS, nonché della Comunità Europea, vengano disattese nella richiesta di pagamento anche ai soggetti che hanno contestato ed avviato procedure conciliative. Comprendiamo la tutela che va giustamente esercitata per  il recupero dei crediti e la salvaguardia dei diritti dei lavoratori e dei creditori ma questo non può essere in alcun modo utilizzato per calpestare i diritti di altri".
La denuncia della Federconsumatori di Teramo va avanti: "Vogliamo ricordare - prosegue la nota - che la condotta di Eutelia non sia stata mai trasparente ed è stato oggetto più volte di sanzioni da parte dell'Antistrust per condotta commerciale scorretta. I cittadini oggi subiscono anche la beffa di dover pagare il non dovuto. La nomina dei commissari per Decreto Ministeriale è pubblica e ne deriva la necessità della tutela del pubblico nel quale rientra anche il rispetto delle normative".

giovedì 14 aprile 2011

LA COMPAGNIA TELEFONICA ACN CONFERMA PRATICA SCORRETTA E CHIEDE SCUSA

TERAMO. La compagnia telefonica Acn, con sede ad Amsterdam, verifica una pratica commerciale scorretta e chiede scusa ai teramani truffati. Il problema era venuto a galla 15 giorni fa quando il presidente di Federconsumatori, Pasquale Di Ferdinando, aveva denunciato l'attivazione di contratti senza consenso dell'utente.  Una ventina i casi riscontrati in città. Curioso il fatto che ad essere colpiti, a loro insaputa, siano stati soltanto medici avvisati tramite lettere con il logo della Acn in bella evidenza. ³Questa compagnia telefonica ha avuto uno stile completamente diverso nell'affrontare problematiche che hanno afflitto anche altri operatori in passato», sottolinea Di Ferdinando, «perchè mentre questi ultimi hanno insistito nella fatturazione e nella pretesa della correttezza del contratto e dell'emissione delle fatture, la Acn ha provveduto subito ad avvisare i clienti con una lettera chiedendo scusa ed esortandoli a non pagare. Inoltre ha giudicato come reato grave quanto accaduto, annunciando azioni necessarie nei confronti degli incaricati che hanno operato in violazione dell'eticamente corretto e veritiero

mercoledì 30 marzo 2011

TERAMO: FEDERCONSUMATORI, 'ENERGIA E TELEFONIA LE EMERGENZE'

Un crescendo le segnalazioni relative la ricezione di una lettera da parte della ACN compagnia telefonica che comunica che si è diventati loro clienti. Per i dati in nostro possesso l’azione lede solo la Telecom e ovviamente l’utente. Nei casi presi in esame, non risultano essere stati sottoscritti contratti né verbali , né per iscritto. Vogliamo ricordare che la stessa cosa accadde agli inizi del 2007 con la compagnia Tele2 centinaia di clienti si trovarono con il nuovo operatore. Che cosa fare Nel frattempo si può telefonare prefissando con il numero dell’operatore che non si vuole cambiare ad esempio se Telecom 1033, se Wind 1055 … . Contattare il vecchio gestore segnalare la questione e chiedere il rientro. Sulla prima bolletta deve essere presente il numero di migrazione. Non bisogna pagare le bollette perché quest' atto viene poi utilizzato come conferma della richiesta di passaggio. Attivare procedure conciliative obbligatorie con associazioni di consumatori o presso la Camera di Commercio o il Corecom".



"Nel comparto energetico si regista la seguente pratica commerciale scorretta, si presenta a casa dichiarandosi dell’Italgas collegata all’Enel che si impegna ad una azione immediata per contenere gli effetti dei rincari energetici previsti a causa della guerra. Una sorta di azione benefica a favore del cittadino. E' rilasciato un contratto che poi risulta essere di ditta terza e non vengono lasciati recapiti. I venditori molto giovani sono dotati di tesserini e chiedono di vedere le bollette in modo di assicurarsi che il profilo sia quello giusto per l’utente. Gli operatori Enel sono già in possesso dei dati se si chiedono le bollette perché si vogliono acquisire i dati per poter chiudere il contratto come il numero di presa".

lunedì 7 marzo 2011

LA LINEA INESISTENTE CHE GENERA TRAFFICO


Un caso che può interessare la note trasmissioni televisive che si occupano di ignoto quello accaduto a D. G. una teramana che per migliorare la propria bolletta telefonica ha deciso di sottoscrivere un contratto con Fast Web. La proposta allettante, l’offerta sicuramente migliorativa, così è iniziata la disavventura. Dopo la sottoscrizione i tecnici di Fast Web applicano l’apparato che consente di telefonare ed il  collegamento ad internet. Abbattuto l’odioso canone fisso D.G. aspettava la prima bolletta per verificare l’effettivo risparmio, quella che doveva essere una buona notizia si è subito trasformata in una doccia fredda. La bolletta di diverse centinaia di euro imputava alla malcapitata traffico mai effettuato. La signora dipendente pubblica, conoscitrice quindi di meccanismi di tutela, si è subito attivata con una segnalazione all’antifrode della Fast Web ed una denuncia ai Carabinieri. Ha immediatamente distaccato l’apparato, quello che consente la telefonia, e, come previsto da contratto, lo ha restituito per posta, chiedendo il rientro in Telecom. Nulla è accaduto. Costretta attiva una nuova linea telefonica perdendo il numero. Nel frattempo la denuncia verso ignoti viene archiviata e la Fast Web chiamata dalla Federconsumatori ad una udienza conciliativa sostiene la regolarità delle pretese ed il funzionamento della linea.  In attesa del pronunciamento dell’Autorità delle Comunicazioni  D.G. continua a ricevere bollette sulla linea inesistente.
Un vero e proprio mistero, un caso da acchiappa fantasmi. 

mercoledì 2 marzo 2011

BANCHE: INACCETTABILE LA TASSA SUI PRELIEVI ALLO SPORTELLO.


PENALIZZATE SOPRATTUTTO LE PERSONE ANZIANE. ABBIAMO GIA' DATO MANDATO AI NOSTRI LEGALI DI INTERVENIRE PER IMPEDIRE QUESTE RAPINE.
Incredibili ed inaccettabili le condizioni vessatorie applicate da diverse banche sui prelievi di contanti.
Da 1 a 3 Euro per ogni prelievo fisico, vale a dire presso lo sportello e non il bancomat.
Una vera e propria rapina, che colpisce e danneggia soprattutto le persone anziane, che sono poco abituate ad utilizzare gli sportelli automatici e si sentono maggiormente rassicurati dal contatto con l’operatore in carne ed ossa.
Una condotta intollerabile da parte delle banche che, ancora una volta, tentano di lucrare sulle tasche delle fasce più deboli della società.
Federconsumatori e Adusbef hanno già dato mandato ai propri legali di intervenire in merito a tale questione, predisponendo le azioni legali necessarie per impedire alle banche di penalizzare i propri clienti in questa gravissima maniera, a partire da un esposto all’Antitrust per pratiche commerciali scorrette.  

Il Salvagente si presenta col nuovo vestito : oggi in edicola


Il Salvagente si presenta col nuovo vestito

Il settimanale dei consumatori cambia formato e grafica. Oggi la presentazione.

Riccardo Quintili
L
 

Novecento numeri prima di cambiare abito

"Vent’anni dalla prima uscita (il giornale, tabloid in carta azzurrina che qualcuno di voi vedrà per la prima volta in queste pagine). E otto dal primo, grandissimo cambiamento che il 13 febbraio 2003 ci portava a diventare il rotocalco che avete tra le mani. Novecento numeri (numero più, numero meno) dopo i quali abbiamo deciso di cambiare nuovamente abito, per renderlo ancora più bello e pratico per la nuova stagione che stiamo vivendo, conservando però il vecchio “vizio” che per tutti questi anni ha decretato la nostra ragione di vita: la difesa di chi non ha voce, la critica lucida, il più possibile obiettiva, su chi invece alza la voce, siano potentati economici, politici o industriali. Con l’obiettivo di sempre e qualche ambizione in più: offrirvi più strumenti utili per capire e interpretare i fatti, fare le scelte migliori e reagire senza soccombere di fronte a un sopruso o semplicemente a un torto.
 

L'unico settimanale dei consumatori in edicola in Europa

Con i piedi piantati nella nostra storia, quella che ha fatto del Salvagente l’unico settimanale dei consumatori in edicola e in abbonamento in Europa, proveremo a crescere ancora, allargando il nostro sguardo, adeguandolo ai cambiamenti che ci coinvolgono, con molte novità.
Il primo cambiamento riguarda il formato.
Il Salvagente ha adottato dimensioni più “compatte”, quelle del rotocalco classico, a nostro giudizio più adatto alla lettura e a una grafica moderna come quella , ideata e realizzata dalla nostra Silvia Pagliarini, che abbiamo scelto per la nuova veste.

Più piccoli, più grandi

Non si tratta, però, di una “diminutio”, tutt’altro. Il settimanale cresce, infatti, nella foliazione, passando a 68 pagine, e si propone di ospitare più servizi, inchieste e test di quelli che finora avete trovato in un numero.
Nelle nuove pagine abbiamo tenuto conto di molte delle osservazioni che ci fate, adottando, ad esempio, caratteri che siano facilmente leggibili.
Accanto agli approfondimenti che servono in un settimanale come il nostro, troverete più box, schede pratiche e informazioni d’uso che arricchiscono le pagine.
 

Uno spazio per i film della settimana

Allo stesso modo, cresceranno anche le rubriche classiche di servizio (condominio, pensioni, cucina), “guadagnando” altri spazi di semplice lettura su argomenti di grande interesse. E ci saranno “new entry” come lo spazio destinato al film della settimana con una recensione ragionata su cosa vedere (o non vedere) sul grande schermo.
A proposito di rubriche, alcune ci salutano con questo numero, altre proseguiranno nella nuova versione. Ma non si tratta di addii. Al saluto di Telonius, il personaggio nato dalla penna di Janna Carioli, dedichiamo uno spazio nelle pagine che seguono. Da lui, diventato oramai da anni il terzo editoriale del Salvagente, non intendiamo separarci a lungo, ma ci rendiamo conto che quando un personaggio di quel carattere decide di solcare le strade del mondo c’è poco da insistere. Non resta che lasciargli una porta aperta perché possa tornare quando vuole e per  quanto tempo desidera nella sua casa.
Allo stesso modo TerzEtà di Giusi Colmo, Cielo e Terra di Vittorio Cogliati Dezza, Casamia Casamia di Giuliana Zoppis, Il mio bestiario di Gianluca Felicetti, la pagina sulle pensioni di Paolo Onesti, se pure non compariranno sotto forma di rubriche ma i temi che trattavano di certo continueranno a essere presenti nel nuovo giornale.

Spazio all’attualità, fuori dal coro

Ci sarà più spazio, già nella prima parte del giornale, anche per i temi dell’attualità. Questa sezione, inserita otto anni fa per allargare l’orizzonte del Salvagente, a nostro giudizio ha costituito una delle novità più importanti e gradite della formula di giornale che avete tra le mani.
Ci ha consentito, tanto per fare pochi esempi, tutti recenti, di entrare in campi che toccano da vicino la vita di tutti noi, dalle manovre finanziarie, agli scandali che hanno turbato la vita politica di questo paese, ai risvolti pratici di temi molto dibattuti ma poco spiegati, come il federalismo fiscale. Era inevitabile, dunque, che si ampliasse.
 

Debutta una rubrica dedicata al web

E, sempre tra le novità dell’attualità, già da giovedì prossimo farà il suo debutto una rubrica dedicata esclusivamente al web. Cuore pulsante di queste pagine sarà il rapporto con il nostro quotidiano on line, ilSalvagente.it, che in pochissimo tempo ha conquistato uno spazio che ci rende orgogliosi, entrando stabilmente tra i primi 10 siti di informazione più visitati (secondo le statistiche certificate da ShinyStat). Da internet approderanno sul giornale le notizie più lette ma, come si conviene in un rapporto a due, anche dalla carta partiranno stimoli di discussione che arriveranno sulla nostra pagina facebook, dove avrete occasione di commentarli. Ovviamente in queste pagine troverete anche news, tanto italiane che estere, di altri siti che potranno fornire maggiori occasioni di lettura.

Regali per tutti: una miniserie di libri di cucina

Non sveliamo tutte le carte (vi lasciamo una settimana ancora un po’ di “suspense”), ma un’altra chicca ve la vogliamo offrire. Già dal numero 10 (tra due settimane, quindi) il Salvagente si presenterà in edicola con un regalo prezioso.
Il nostro Martino Ragusa sarà il protagonista di una miniserie che per quattro settimane farà la felicità di tutti gli appassionati dei fornelli (e del buon mangiare).
La Cucina per quattro stagioni è il titolo della serie di ricette che attraverso quattro settimane  vi accompagnerà alla scoperta di ricette tradizionali e innovative, basate sugli ingredienti rigorosamente di stagione (i più economici e i più sani). Quattro libretti di 24 pagine che, stagione per stagione, regaleremo in allegato con il settimanale. E che, come sempre accade, saranno inviati a tutti gli abbonati del Salvagente.
Appuntamento in edicola da giovedì 3 marzo. 

CONCILIAZIONI PARITETICHE UN MODELLO DA ESPORTARE IN EUROPA



Gratuità per il consumatore, tempi rapidi di risoluzione, rispetto degli accordi raggiunti, semplicità della procedura, cura nella formazione e nell'aggiornamento dei conciliatori. Sono questi i punti di forza delle conciliazioni paritetiche oggetto del secondo Rapporto curato da Consumers' Forum e presentato questa mattina a Roma. L'edizione di quest'anno del Rapporto assume un particolare rilievo dal momento che la procedura di conciliazione compie 20 anni ma sembra non perdere appeal, anzi. Sono 21.506 le domande prese in esame nel lavoro presentato da Liliana Ciccarelli, segretario generale di Consumers' Forum, e riguardano il settore della telefonia (54%), delle banche e servizi finanziari (35%), dell'energia (10%), dei servizi postali (5%) e dei trasporti (2%). In crescita rispetto all'anno precedente il settore energetico e postale, in leggero calo banche e telefonia.

Il metodo di risoluzione alternativa continua ad interessare Aziende e consumatori: aumentano, infatti, il numero degli accordi nazionali e locali (di recentissima firma accordi importanti come Unicredit e Alitalia).In forte crescita l'applicazione del modello paritetico nel settore energetico e si allarga a macchia d'olio l'applicazione dei protocolli anche tramite accordi territoriali. Nel 2009 secondo il IV Rapporto Annuale sulla giustizia alternativa, circa il 33% delle conciliazioni svolte in Italia è stato gestito tramite l'istituto della conciliazione paritetica.

Ricorrere alla conciliazione conviene a tutti: in tempi medi di circa 60/65 giorni si chiudono positivamente una percentuale di conciliazioni pari al 95% nel settore tlc, 91% nel settore postale, 70% nel settore dei trasporti, 51% nel settore energia, 42% nel settore bancario e finanziario

lunedì 21 febbraio 2011

ENEL CALENDARIO ASSEMBLEE PER RISARCIMENTI ENEL

BOLLETTE ERRATE NELL'AREA DEL CRATERE

RISARCIMENTI AUTOMATICI PER BLACK OUT

RISARCIMENTI PER DANNI

ASSEMBLEE PROGRAMMATE

MONTORIO MERCOLEDI 23 FEBBRAIO 2011
SALA CONSILIARE  ORE 17,30

ISOLA DEL GRAN SASSO  2 MARZO 2011
SALA CONSILIARE ORE 17,30

                                                             BISENTI 9 MARZO 3022
                                                             SALA CONSILIARE  ORE 17,30

lunedì 14 febbraio 2011

MANDANO FAX NON AUTORIZZAT​I PER RICHIEDERE LA CANCELLAZI​ONE OCCORRE INVIARE UN FAX ALL'ESTERO SU NUMERO A PAGAMENTO.

La scoperta è avvenuta partendo dalla segnalazione  su una bolletta telefonica. L'interessato titolare di una ditta aveva addebbiti per chiamate all'estero o a numeri a pagamento ed escludeva categoricamente di aver fatto quelle chiamate.  Da un approfondimento si è scoperto che le chiamate erano state effettuate dal suo numero di fax. Dalla ricostruzione si sono individuati i fax che avevano generato questo traffico anomalo e contestato. Erano tutti riferibili a promozioni arrivate via fax. Nel foglio della promozione veniva richiesto per non avere più invii del materiale indesiderato la spedizione di un fax su un numero estero o a pagamento

sabato 12 febbraio 2011

1 MARZO SCADE IL TERMINE PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI PER L'ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE

L'OSSERVATORIO SULLA DISABILITA' comunica che il 1° marzo di ogni anno scade il termine di presentazione delle domande di contributo per l'eliminazione di barriere architettoniche negli edifici privati, in base a quanto previsto dalla Legge 13 del 1989. Le domande di contributo devono essere presentate al Sindaco del Comune di appartenenza dai disabili stessi (o il curatore o il tutore).


Hanno diritto a presentare le domande di contributo:

• i disabili con menomazioni o limitazioni funzionali permanenti di carattere motorio e i non vedenti;

• coloro i quali abbiano a carico persone con disabilità permanente;

• i condomìni ove risiedano le suddette categorie di beneficiari.

I contributi possono essere concessi anche per l'acquisto di attrezzature quali servoscala o carrozzine montascale.

Per i condomini potrà essere presentata dall’Amministratore dello stabile.

La domanda deve contenere:

 la descrizione anche sommaria delle opere e della spesa prevista (per opere di una certa entità è consigliabile ricorre ad un progettista);

 un certificato medico, in carta semplice, redatto e sottoscritto da qualsiasi medico e deve attestare l'handicap del richiedente;

 la certificazione di invalidità;

 una autocertificazione contenente via, numero civico ed eventualmente l'interno dell'immobile, una breve descrizione degli ostacoli alla mobilità e la dichiarazione che gli interventi non sono già stati realizzati, non sono in corso di esecuzione, e non sono stati concessi altri contributi per le medesime opere.

La Regione Abruzzo ha stabilito che anche gli assegnatari degli alloggi ATER dovranno richiedere direttamente il contributo ove trattasi di abbattimento di barriere interne all’alloggio (rifacimento servizi igienici ecc.) e che non sono invece stati riservati fondi specifici per l’installazione di ascensore in edifici ATER.

Ulteriori informazioni potranno essere acquisite presso il Comune di residenza

mercoledì 9 febbraio 2011

ENEL TELECOM : FALSI ADDETTI E’ ALLARME.


Due modalità un unico comune denominatore fissare appuntamenti o presentarsi presso le abitazioni qualificandosi per una azienda terza.

Telefonata cordiale, siamo della Telecom, il suo numero ha il finale e vengono citate le ultime tre lettere, continua, il telefono ci risulta intestato al sig. …. Abbiamo verificato che è possibile migliorare il suo profilo contrattuale, questa iniziativa è della Telecom per contrastare la concorrenza e trovarle le condizioni più aderenti alla sua persona. Possiamo fissare un appuntamento. Vengono poi proposte due date. Il giorno dell’incontro dopo l’acquisizione delle informazioni e la visione della bolletta Telecom ( cosa strana se l’addetto si è qualificato come operatore dell’azienda). Alla fine viene proposto un contratto con una società che media i vari contratti proposti dalle compagnie.

Analoga situazione sull’energia, il telemarketing che prende appuntamenti propone una visita dell’addetto Enel, in genere si presentano in due con cartellino, si parte dalla visione della bolletta Enel, si propone il miglioramento della condizione e poi ci si ritrova con un contratto di altra compagnia. In particolare ci si accorge di non avere recapiti e neanche l’indicazione dell’addetto alla vendita. Anche Enel ha segnalato la circostanza con proprio comunicato stampa.


In entrambi i casi non vengono specificate le modalità per il diritto di ripensamento previsto dal codice del consumo.
La conseguenza per l’utente per la telefonia molte volte è la perdita del numero, infatti, non indicando la volontà di rientro in Telecom l’operatore che ha acquisito il cliente provvede alla cessazione con la relativa perdita del numero telefonico.

Nel caso dell’energia nella stragrande maggioranza dei casi il passaggio viene perfezionato e si trovano difficoltà al rientro con il vecchio operatore.

Il risultato per le agenzie, che guadagnando pochi euro per pratica, creano disagi e costi non commisurabili e nella maggioranza dei casi gli utenti si adeguano alla nuova realtà.

E' evidente che la condotta commerciale non è corretta, non esistono mezzi se non quelli di evitare questi appuntamenti. Il danno in questo caso per i consumatori è molteplice poiché la chiusura non determina le condizioni idonee per il libero dispiegarsi della concorrenza, quella corretta, che è il motore dell’economia e del risparmio per gli utenti .


 

sabato 5 febbraio 2011

TERAMO : STUFA PELLET NUOVA ... DOPO QUALCHE GIORNO SI ROMPE UN PEZZO RIMANE AL FREDDO ...




IL GAS METANO TRA BOLLETTE PAZZE E COSTI NON CERTI, LA COSTOSA PROCEDURA PER IL CONTROLLO DELLE CALDAIE HA INDOTTO I CONSUMATORI, ANCHE NELLA NOSTRA PROVINCIA, A GUARDARSI ATTORNO PER INDIVIDUARE NUOVI MEZZI DI RISCALDAMENTO VA CONSTATATO CHE NEGLI ULTIMI ANNI LE STUFE A PELLET RAPPRESENTANDO, NEL SETTORE DEL RISCALDAMENTO A BIOMASSA, L’ALTERNATIVA AI PRODOTTI TRADIZIONALI GRAZIE ALLA POSSIBILITÀ DI SFRUTTARE L’ENERGIA FORNITA DAL COMBUSTIBILE SOLIDO UNITAMENTE ALL’USO DELL’ELETTRONICA PER IL CONTROLLO DEL FUNZIONAMENTO. PROPRIO PER QUESTO MOTIVO SEMPRE PIÙ FAMIGLIE TROVANO MOLTO UTILE E CONVENIENTE DOTARSI DI UNA STUFA A PELLET CHE, OLTRE ALLA FACILE INSTALLAZIONE , PUÒ ESSERE PROGRAMMATA COME UNA QUALSIASI CALDAIA A GAS PERMETTENDO DI RISCALDARE L’AMBIENTE ALLE TEMPERATURE E NEI TEMPI DESIDERATI.



MA ANCHE QUESTO COMPARTO NON E’ IMMUNE DA PROBLEMATICHE, NE SA QUALCOSA IL TERAMANO G.C. ACQUISTA NELL’ AUTUNNO UNA STUFA A PELLET, IL 14.12.2010 IL TECNICO INCARICATO DALLA DITTA PROVVEDE ALLA ACCENSIONE. DOPO QUALCHE GIORNO LA STUFA NON FUNZIONA, TORNA DI NUOVO IL TECNICO, CHE COMUNICA LA NECESSITA’ DEL CAMBIO DI UN PEZZO DI CUI NON E’ FORNITO. INIZIA LA LUNGA E FREDDA ATTESA. L’INTERVENTO RISOLUTORE AVVIENE, NEL PRIMO GIORNO LAVORATIVO SUCCESSIVO, ALL’INTERVENTO DELLA FEDERCONSUMATORI. UN FATTO ORMAI ORDINARIO NON MERITEVOLE DI ALCUNA SEGNALAZIONE ALLA STAMPA.



NON E’ COSI’, INFATTI, IL VENDITORE NON HA CONSEGNATO NESSUN DOCUMENTO PER LA VENDITA; IL LIBRETTO D’USO E MANUTENZIONE NON INDICA IL COSTRUTTORE MA SOLO UN NUMERO DI UN CENTRO DI ASSISTENZA , NON UN INDIRIZZO NON UNA PARTITA IVA, NESSUN ELEMENTO, SEMPRE ED ESLUSIVAMENTE IL NUMERO DEL CENTRO ASSISTENZA AUTORIZZATO. IL CENTRO CHE HA PRESO SENZA RILASCIO DI FATTURA O RICEVUTA FISCALMENTE VALIDA EURO 70 PER L’ACCENSIONE QUANDO E IL LIBRETTO FORNITO DALLA DITTA CHE EVIDENZIA: “ ATTENZIONE!!!! AL RISPETTO DELLE NUOVE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE 1999/44 CE . I PRIVATI NON SONO TENUTI A CORRISPONDERE IL DIRITTO FISSO DI CHIAMATA

L’ ART 133. GARANZIA CONVENZIONALE DEL CODICE DEL CONSUMO PREVEDE AL COMMA 2 PUNTO B : “IN MODO CHIARO E COMPRENSIBILE …. GLI ELEMENTI ESSENZIALI NECESSARI PER FARLA VALERE COMPRESI … IL NOME O LA DITTA E IL DOMICILIO O SEDE DI CHI LA OFFRE.



LA RESPONSABILITA’ IN CASO DI INCIDENTI RICADE COMPLETAMENTE SUL PRODUTTORE E, QUALORA QUEST’ULTIMO NON ABBIA PROVVEDUTO A FAR ESEGUIRE I TEST PREVISTI DALLE NORME, PUÒ INCORRERE NELLE SANZIONI PREVISTE DALLA LEGGE. NON VI E’ TRACCIA DI VERIFICHE PREVISTE DALLA EN 60335-2-102 DA PARTE DI UN LABORATORIO SPECIALIZZATO SUL PRODOTTO.



“L’ UTENTE HA RISOLTO IL SUO PROBLEMA, PER NOI  non CHIUSA LA PARTITA CON IL COSTRUTTORE IL VENDITORE ED IL CENTRO ASSISTENZA. NON BASTA PORRE RIMEDIO AL DISAGIO. IN QUESTO CASO SONO STATE VIOLATE MOLTPLICI REGOLE DEL GIOCO, IN MATERIA FISCALE, SICUREZZA DEL PRODOTTO, RISPETTO DEL CODICE DEL CONSUMO. VALUTEREMO LA POSSIBILITA’ DI AZIONE INIBITORIA. UN GRAZIE AL CONSUMATORE CHE INCONSAPEVOLMENTE GRAZIE ALLA SUA SEGNALAZIONE HA PORTATO ALL’EVIDENZA TALE SITUAZIONE.”



Pasquale Di Ferdinando

lunedì 31 gennaio 2011

CONFERENZA STAMPA 1 FEBBRAIO 2011 ore 10,30 DATI STATISTICI FEDERCONSUMATORI

La Federconsumatori come ogni anno presenta i dati relativi ai contatti avuti con i cittadini. La lettura dei  dati incrociati con la realtà civile consentono di avere una rappresentazione delle esigenze dei consumatori ed il loro andamento.

venerdì 28 gennaio 2011

TERAMO: FUNGHI SCONTRO TRA PROVINCIA - ASSOCIAZIONI E COMUNI MONTANI. FEDERCONSUMATORI ESISTE UNA TERZA VIA.

La Federconsumatori di Teramo interviene sulla querelle avviata già dal luglio scorso ed ha registrato in questi giorni un incontro acceso tra provincia associazioni e comuni.

Era assessore all’agricoltura Marco Verticelli e  nelle osservazioni presentate abbiamo cercato di evidenziare il limite ed le potenziali  problematiche  derivanti dal testo in corso di approvazione.  Le attese per la semplificazione, e la certezza nelle regole,  sono  miseramente naufragate. Unica certezzail pagamento di una ulteriore tassa.

La questione al centro dell’attenzione dell’attuale dibattito è puramente economica; sgombriamo quindi il campo da pretese giuste, per noi preminenti, tese alla salvaguardia dei luoghi e soprattutto della salute umana.

Se il giudizio deve basarsi su questa ultima asserzione  è lecito chiedere quante sanzioni sono state elevate dalla Polizia Provinciale, per il rispetto della normativa, atteso che, i boschi sono frequentati da persone senza permesso, che usano buste di plastica con  rastrelli e raccolgono di tutto. Ma questo è un altro argomento ...

Oggi la polemica è sui balzelli o gabelle che i cercatori di funghi, micologi, micofagi … sono costretti a pagare oltre alla tassa introdotta dalla Legge Regionale.

Da una parte la Provincia che incassa attualmente i benefici economici, dall’altra le amministrazioni comunali che si sentono defraudate di un gettito, particolarmente importante per le aree montane ( tra i pochi redditi).

Non entriamo neanche come oggi le risorse a vario titolo incassate vengono utilizzate, vogliamo in questa fase con il nostro intervento, portare un contributo teso al superamento delle due posizioni contrapposte.

Non occorre una decisione salomonica ma far prevalere il buon senso e comprendere cosa viene fatto in altre Regioni. Ribadiamo il concetto che  la tassa deve essere unica e valere su tutto il territorio della Regione, e  devono essere superati i balzelli locali. L'attuale legge è sbilanciata occorre un nuovo testo che riporti un riequilibrio a favore delle realtà locali.
Il meccanismo, del resto presente in altre leggi,  è molto semplice il contributo incamerato deve essere ripartito in percentuali ed  una parte alle Provincia e Regione (comprese le associazioni) e l’altra parte alle realtà locali. Queste ultime verranno ristorate sulla base della capacità funghiva in percentuale del proprio territorio su quello regionale. Si parliamo di Regionale non a caso, realtà come quella del comune di Rocca Santa Maria “il Ceppo” , ad esempio, subiscono una forte pressione da parte di tutti gli autorizzati della regione e non , sicuramente nel suo complesso la Provincia di Teramo è quella con maggiore superficie funghiva di pregio.

Questo sistema porta equità, benefici a tutti e soprattutto certezza di diritto. le affermazione dell’assessore provinciale sono corrette, necessita una modifica della L.R.

Pasquale Di Ferdinando

ABRUZZO. FEDERCONSUMATORI BOCCIA L'ACCORDO TRENITALIA REGIONE

Una bocciatura senza mezzi termini quella di Tino Di Cicco, responsabile mobilità di Federconsumatori Abruzzo, in merito all’accordo siglato recentemente all’Aquila tra Regione Abruzzo e Trenitalia sul nuovo Contratto di servizio.
 «Con questo Contratto – sottolinea Di Cicco in una nota - la nostra collettività si è impegnata ad acquistare 4,3 milioni di chilometri annui (gli stessi del Contratto di servizio precedente), pagando un corrispettivo di 44,5 milioni di euro: più di quanto pagato con i Contratti  precedenti (all’inizio furono 32 milioni, che poi hanno subito adeguamenti negli anni). Questo aumento di costi, in linea con analoghi aumenti contrattualizzati nelle altre regioni – aggiunge il responsabile Federconsumatori - non porterà maggiori servizi ai nostri concittadini».
Ma non è tutto. Perché, secondo l’associazione di categoria, questo aumento non solo non farà ottenere alla collettività un miglioramento dell’offerta di treni – al contrario di quanto invece hanno promesso i veritici di Trenitalia al momento della stipula del Contratto – ma va a totale discapito degli utenti: «L’aspetto più grave dell’offerta ferroviaria regionale – sottolinea al proposito Di Cicco - nasce dalla asimmetria nelle competenze specifiche tra le strutture politiche delle Amministrazioni e quelle tecniche di Trenitalia. Questa asimmetria consente a Trenitalia di imporre una sua interessata logica resa possibile  solo dal fatto che agisce in regime di monopolio. Mentre cresce la domanda sociale per una mobilità sempre più veloce – spiega Federconsumatori - Trenitalia riesce a ridurre la velocità dei treni, e ottenerne anche notevoli vantaggi, tra cui i compensi maggiori fornendo gli stessi treni (possibile perché prima il servizio veniva pagato a chilometri, oggi invece viene compensato per la durata di occupazione dei binari».
Per Federconsumatori, dunque, sono gli utenti ad essere fortemente penalizzati:«dentro il CdS doveva essere imposto a Trenitalia – spiega infatti Di Cicco - una più efficace valorizzazione della velocità commerciale del servizio, possibile già con le attuali strutture ferroviarie. Altrimenti la nostra comunità, nonostante l’impegno e la correttezza degli attuali responsabili dell’assessorato ai Trasporti della nostra Regione – conclude Tino Di Cicco - potrebbe essere costretta dalle decisioni di Trenitalia, a pagare sempre più, per un servizio che utilizzerà sempre meno».

FONTe
http://www.primadanoi.it/modules/articolo/article.php?storyid=3598&com_id=5997&com_rootid=5997&

giovedì 27 gennaio 2011

Gli sequestrano l'auto per un debito del nonno defunto: teramano chiede i danni

TERAMO – Si reca all’ACI per pagare il bollo e scopre che il pagamento non può essere effettuato perché sul veicolo insiste un fermo amministrativo. E’ il curioso episodio accaduto ad un anziano signore di Teramo, portato alla luce dalla Federconsumatori.
L’anziano, perplesso, chiede spiegazione all’ACI che, dietro corrispettivo, gli fornisce uno stampato dal quale risulta che l’autore dell’iscrizione pregiudizievole è una società di Ravenna, la Sorit. L’anziano, una volta rintracciata telefonicamente la ditta, scopre di essere debitore di 132,12 euro per una bolletta del Ruzzo non pagata e le spese di riscossione. L’uomo, sorpreso dal fatto, dopo aver contattato la ditta, viene a sapere che l’utenza, in verità, è intestata al nonno, suo omonimo. Per palesare il malinteso l’anziano, dopo qualche giorno, riesce a contattare una funzionaria della società e chiarisce che l’utenza in questione è stata utilizzata da un suo cugino, che ha ereditato l’immobile dal nonno omonimo. La funzionaria, una volta compreso l’equivoco, ha provveduto all’invio di una nota di discarico.
“La Federconsumatori di Teramo – come si legge in una nota - sostiene che bastava un semplice controllo del codice fiscale per evitare il disagio all’utente e chiede di sapere a chi sono stati inviati il sollecito e il preavviso di fermo, obbligatori”. “La situazione – continua - è allarmante, i concessionari applicano la norma in modo ferreo senza tener conto dei danni che possono arrecare. Esiste una evidente sproporzione tra la tutela del credito e le azioni poste in essere. La Federconsumatori chiederà il risarcimento del danno, patrimoniale e non, per grave ed evidente negligenza”.




http://www.futurocomune.it/teramo/cronaca/9453-gli-sequestrano-lauto-per-un-debito-del-nonno-defunto-teramano-chiede-i-danni.html

TERREMOTO : GRAZIE ALL’ARBITRATO BANCARIO, IN TEMPI BREVI LA BANCA PAGA I DANNI


La Federconsumatori di Teramo  rende noto un importante successo ottenuto da una sua associata nei confronti di un istituto di credito di Teramo. L'istituto di credito locale  aveva illegittimamente addebitato, in violazione della L. n. 77 del 24/06/2009, a un utente di  un comune colpito dal sisma, rientrante nel c.d. "cratere," le rate del mutuo in corso, segnalandone il mancato pagamento alla Crif -centrale rischi- con gravi e ingiustificati danni, patrimoniali e non.

L’utente, assistito dall'avvocato dell’associazione Gianni Falconi,  avvalendosi dell'inedito strumento dell'arbitrato bancario finanziario, ha ottenuto nell'arco di pochi mesi il riaccredito delle rate di mutuo un risarcimento dei danni subiti e la cancellazione dalla centrale rischi.

L’associazione nell’esprimere soddisfazione per il risultato conseguito, evidenzia come la strada principe quella della risoluzione alternativa alle dispute giudiziarie si consolidi oggi  anche nel comparto bancario.  Di Ferdinando sottolinea come “i costi  d’accesso siano  irrisori e i tempi della decisione rapidi.”   

mercoledì 26 gennaio 2011

FERMO AMMINISTRATIVO DELLA MACCHINA:COLPEVOLE DI CHIAMARSI COME IL NONNO

FERMO AMMINISTRATIVO DELLA MACCHINA:COLPEVOLE DI CHIAMARSI COME IL NONNO

Nell’epoca delle tecnologie avanzate e della comunicazione può accadere che un ignaro signore di ottanta anni  A.T. va all’ACI per pagare il bollo e gli viene comunicato che lo stesso non può essere effettuato in quanto insiste sul veicolo un fermo amministrativo.
Da lì inizia il calvario. L’ACI, chiedendo un corrispettivo, gli fornisce lo stampato dal quale risulta l’autore dell’iscrizione pregiudizievole è la Sorit di Ravenna.
Questa società di riscossione non ha sedi, uffici o domicili a Teramo.
Rintracciata  telefonicamente l’ignaro utente scopre che è debitore di 132,12 euro per una bolletta del Ruzzo non pagata e le spese di riscossione.
Tale circostanza non risulta all’utente e dopo non poche insistenze scopre che l’utenza è intestata ad un omonimo, il nonno.
Cerca di far capire l’accaduto ma non ci riesce.
Riesce dopo qualche giorno a parlare con una funzionaria gli spiega che l’immobile fornito non è di sua proprietà, che AT di cui si trattava era il nonno e che l’utenza, non trasferita, era utilizzata da un suo cugino che aveva ereditato la casa.
La funzionaria comprende l’accaduto e provvede all’invio di una nota di discarico.
La Federconsumatori di Teramo ritiene che bastava un semplice controllo del codice fiscale per evitare il disagio all’utente. L'associazione chiede "Vorremmo sapere  a chi è stato inviato il sollecito e chi il preavviso di fermo, obbligatori. "
Esiste una evidente sproporzione tra la tutela del credito e le azioni poste in essere.
La situazione è allarmante i concessionari applicano la norma in modo ferreo senza tener conto dei danni che possono arrecare, continua e sottolinea, esiste una evidente sproporzione tra la tutela del credito e le azioni poste in essere.
Per fortuna il signore in oggetto è pensionato ed ha altre auto, ma se questa cosa accadeva ad un lavoratore che aveva bisogno del mezzo per poter lavorare????
La Federconsumatori chiederà il risarcimento del danno patrimoniale e non per grave ed evidente negligenza

IL CENTRO ASSISTENZA GLI COMUNICA LO PUO’ BUTTARE E’ OSSIDATO, IL CELLULARE FUNZIONANTE GENERA UN RISARCIMENTO

IL CENTRO ASSISTENZA GLI COMUNICA LO PUO’ BUTTARE E’ OSSIDATO, IL CELLULARE FUNZIONANTE GENERA UN RISARCIMENTO

Dopo qualche giorno dava problemi, l’utente M. T. D’A.  si rivolgeva al negozio di una nota marca di telefonia dove aveva effettuato l’acquisto di un cellulare del costo superiore a 500,00 euro. Il buono per andare dal centro assistenza dopo due mesi il cellulare è riconsegnato. Passano solo alcuni giorni e il cellulare si blocca. Si torna nuovamente, dopo il passaggio nel negozio, al centro di assistenza dopo un mese il verdetto: “Signora il suo cellulare è ossidato, sicuramente si è bagnato, basta anche il sudore (si era in estate)”.  Rattristata la cliente, provvede all’acquisto di un nuovo cellulare e di fronte alla proposta di riacquisto per 50 euro del vecchio (nuovo e costoso) non accetta .  Non convinta della comunicazione del venditore e soprattutto del tecnico, il cellulare non si era mai bagnato,  si rivolge alla Federconsumatori, che inoltra un reclamo per difetto occulto.  Porta a un altro tecnico l’apparato e scopre con suo grande stupore la mancata ossidazione e soprattutto la riacquistata funzionalità a seguito di un semplice aggiornamento del software. Nella giornata di ieri la Federconsumatori è riuscita ad ottenere un ristoro per il disagio subito dall’utente

lunedì 24 gennaio 2011

MANCA LA CORRENTE SPETTANO RISARCIMENTI E INDENNIZZI

La Federconsumatori di Teramo ha trasmesso una richiesta formale all'Enel per l'apertura di un tavolo di concertazione per trovare modalità che facilitino i cittadini nell'ottenimento dell'indennizzo e degli eventuali risarcimenti danni.

E' noto che diversi paesi della provincia di Teramo nelle zone montane siano rimaste senza corrente per tutta la giornata di ieri ed in alcuni casi anche nella mattinata di oggi.

Questa circostanza determina un indennizzo legato al periodo di mancata erogazione ed un eventuale risarcimento dei danni.

La Federconsumatori di concerto con le amministrazioni locali organizzerà assemblee per informare gli utenti.


pasquale di ferdinando

mercoledì 19 gennaio 2011

SOCIETA'. Istat su povertà e sanità: la reazione delle associazioni dei consumatori

La situazione registrata dall'Istat è "sempre più allarmante". Il 13% della popolazione, nel 2009, si trovava in situazione di povertà, la tendenza continuerà ad aggravarsi in assenza di interventi concreti e di fronte al calo dei consumi e del potere d'acquisto e all'aumento della cassa integrazione e della disoccupazione "il Governo non ha fatto nulla, contribuendo così ad alimentare la pericolosa spirale in cui è entrata la nostra economia, con ripercussioni estremamente negative sul benessere delle famiglie e sulla crescita del Paese". È quanto commentano Federconsumatori e Adusbef in relazione ai dati sulla povertà delle famiglie italiane resi noti oggi dall'Istat nell'ambito del rapporto "Noi Italia - 100 statistiche per capire il paese in cui viviamo".
Le due associazioni ricordano che per il 2011 già si prevede una stangata di oltre mille euro a famiglia, e forse di più, per gli aumenti che pesano sulle tasche dei cittadini. Di conseguenza, affermano i presidenti Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, "di fronte a tali prospettive diventa sempre più inaccettabile il mancato intervento del Governo".
Il Movimento Consumatori si sofferma invece sul dato relativo alla spesa sanitaria, pari a quasi 1200 euro annui a famiglia, e sottolinea come questo sia frutto di diverse motivazioni fra le quali "la disorganizzazione delle strutture pubbliche sanitarie su cui grava un eccesso, spesso ingiustificato, di richieste di esami e di diagnostica specialistici che determinano un incremento delle liste d'attesa".
È quanto rileva Rossella Miracapillo, responsabile dell'Osservatorio Farmaci & Salute del Movimento Consumatori, che analizza nel dettaglio le cause della spesa sanitaria: "Le liste d'attesa intasate spingono i malati di patologie serie e che necessitano di interventi urgenti a rivolgersi alle strutture private, con costi per loro non indifferenti. Altro elemento che incide sulla spesa privata è l'incremento delle prescrizioni di cure non a carico del SSN (ad esempio, di integratori che spesso vengono affiancati ai medicinali tradizionali). Inoltre, ormai da tempo, gli stessi medici di famiglia tendono ad applicare una medicina di tipo difensivo, delegando alla diagnostica l'individuazione delle patologie. Un altro dato riguarda la preferenza dei cittadini per il farmaco griffato: spesso lo preferiscono all'equivalente accollandosi la differenza di prezzo".

lunedì 10 gennaio 2011

SICUREZZA ALIMENTARE. Allarme diossina, Federconsumatori chiede il blocco delle importazioni


Sull'allarme diossina scoppiato in questi giorni in Germania, interviene Federconsumatori chiede il blocco dell'importazione fino a che non sia definitivamente risolto il problema relativo alla diossina nei mangimi utilizzati negli allevamenti. Oltre a disporre, ovviamente, controlli a tappeto circa la presenza in Italia dei prodotti interessati da tale allarme, disponendone l'eventuale ritiro.
"Gravissime e coraggiose - dichiara Rosario Trefiletti, Presidente di Federconsumatori - a tale proposito, le denunce delle Associazioni dei Consumatori tedesche relativamente alla colpevole indifferenza sia da parte delle imprese, relativamente agli autocontrolli, ma anche da parte delle istituzioni locali al fine di favorire le esportazioni. Accuse gravissime che, se verificate, apriranno la strada alle denunce per un vero e proprio attentato alla sicurezza dei cittadini dell'Unione Europea e, più in generale, di tutti i paesi importatori di tali prodotti. In tal senso chiamiamo la Comunità Europea ad intervenire con la massima severità nei confronti di comportamenti tanto gravi ed inaccettabili. "Ciò che emerge chiaramente da tali avvenimenti, in ogni caso, è l'assoluta necessità ed urgenza dell'avviamento di politiche comunitarie tese alla promozione di un'informazione chiara e trasparente su tutti i prodotti alimentari, da realizzarsi attraverso l'obbligo dell'indicazione di origine in etichetta. Una fondamentale misura di tutela - conclude Trefiletti - che, da anni, rivendichiamo a livello nazionale e comunitario"

CONSUMI. Adusbef e Federconsumatori: "Confcommercio conferma la nostra drammatica situazione"


Rosario Trefiletti
Presidente Nazionale
Federconsumatori

Continuano a giungere notizie estremamente preoccupanti sulla situazione economica del nostro Paese: Confcommercio, oggi, attesta una contrazione media annua dei consumi del -2,1% nel biennio 2008-2009. "Finalmente questi dati cominciano ad avvicinarsi alla realtà, confermando quanto prospettato dall'Osservatorio Nazionale Federconsumatori relativamente al pessimo andamento dei consumi registrato negli ultimi anni. Per la precisione, secondo quanto emerge dalle nostre rilevazioni, si è verificato una continua contrazione rispettivamente del -1,5% nel 2008, del -2,5% nel 2009 e del -2% nel 2010, per una caduta complessiva del -6% negli ultimi 3 anni".
"A questo drammatico andamento - aggiungono Federconsumatori e Adusbef - non sono sfuggiti neppure i consumi relativi alle festività natalizie, che hanno registrato un crollo del -12% solo del 2010 (per non parlare del 2009, anno in cui tale caduta era stata di oltre il -23%!). Inoltre, da quanto emerge dalla nostra indagine a campione sull'andamento dei saldi, appare evidente che nemmeno questi ultimi saranno risparmiati dall'ondata negativa che ha investito il mercato interno".
"Non condividiamo per nulla il cauto ottimismo di Confcommercio relativamente ai prossimi anni: di questo passo, e in assenza di interventi mirati a risollevare i bilanci e le prospettive delle famiglie, la situazione non potrà che aggravarsi - dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef - E, quel che è peggio, si continuerà ad alimentare, in tal modo, la pericolosa spirale di sfiducia e contrazione della domanda che, come tutti sappiamo, determina pesantissime ricadute sulle'intera economia". "Per questo - concludono i Presidenti - lo ribadiamo ancora una volta, è ora di intervenire per invertire tale tendenza, attraverso una detassazione per le famiglie a reddito fisso di almeno 1200 euro anni e avviando un serio piano di investimenti sullo per lo sviluppo e la ricerca, fondamentali per non perdere terreno in campo internazionale.


sabato 8 gennaio 2011

Diossina nei mangimi animali : la Germania chiude 4700 aziende, ritardo inaccettabile nei controlli


Il nuovo scandalo causato dall’aggiunta fraudolenta di grassi contaminati da diossina in mangimi per polli e maiali ha ormai assunto dimensioni europee. Le autorità tedesche hanno chiuso 4709 allevamenti e le analisi hanno riscontrato una concentrazione di diossina nei mangimi superiore di 77 volte rispetto ai livelli massimi consentiti.
La questione è molto grave ma non bisogna farsi influenzare dai titoli dei giornali, perché i pericoli per i consumatori italiani sono pressoché inesistenti. Le uova  e i polli non sono arrivati nel nostro paese, e quindi non c’è alcun motivo per modificare i propri acquisti. In Olanda e in Gran Bretagna (dove secondo il percorso ricostruito dalle autorità sanitarie tedesche attraverso la  tracciabilità  di filiera, sono finite partite di uova  pastorizzate  utilizzate per la produzione di prodotti da forno e altri alimenti)  le partite di alimenti sospette sono state ritirate dal mercato e dai supermercati come  Tesco  e Morrisons. L’Agenzia per la sicurezza alimentare inglese (Fsa) ha individuato subito due aziende che utilizzavano uova pastorizzate tedesche per dolci e prodotti salati (Kensey Foods e Finsbury Food) e sono scattati subito i provvedimenti di blocco e i controlli. La Fsa ha anche tranquillizzato i cittadini dicendo che il livello di diossina è comunque minimo e trascurabile, perché le uova contaminate sono state diluite con altri ingredienti riducendo la concentrazione di diossina iniziale.
 In ogni caso la maggior parte di prodotti è già stata consumata.

riguarda la capacità di azione e l’efficacia del sistema di allerta Europeo. Secondo un portavoce del ministero dell'Agricoltura sin dal mese di marzo si sapeva che la società tedesca produceva  mangimi con un'eccessiva quantità di diossina. C’è da chiedersi allora come mai il problema è stato sollevato dalle autorità tedesche solo alla fine di novembre per poi essere rilanciato  alla fine dell’anno nel sistema di allerta europeo (Rasff).
Questa situazione lascia aperti interrogativi allarmanti sull’efficacia e sul coordinamento dei controlli in Germania e sulla tutela dei consumatori. Se le fonti riportate dall’Agenzia Agi sono corrette, vuol dire che dolci, prodotti da forno, maionese, petti di pollo e bistecche di maiale e altri i prodotti contaminati sono stati mangiati per 9 mesi da migliaia di consumatori tedeschi  e anche da un pò di cittadini  Inglesi e abitanti dei Paesi Bassi.
Questa situazione di ritardi si collega per certi aspetti a quanto avvenuto pochi mesi fa con  la vicenda mozzarella blu. Allora i marchi di mozzarelle prodotte dall’azienda casearia tedesca e vendute in Italia non sono state rivelate per almeno 15 giorni,  nonostante le pressanti richieste fatte al ministero della Salute italiano, creando molto allarmismo sul mercato. Perché questo ritardo? Adesso il problema che si pone è più serio, anche perché le mozzarelle blu non erano patogene mentre la diossina  è un problema molto grave